Come smettere di rimandare attraverso alcune semplici strategie

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Roberta Guttilla

Solitamente tendi a rimandare a domani ciò che potresti fare oggi?

Se rispondi affermativamente, sei come la maggior parte delle persone.

Magari, vuoi portare a termine quel qualcosa che hai cominciato, eppure, per qualche ragione continui a rimandare e a bloccarti. La tentazione di procrastinare, ossia di ritardare le attività importanti e sostituirle con altre meno urgenti è spesso dietro l'angolo.

Il "procrastinatore seriale", è colui che ha costantemente qualcosa di più "importante"da fare (ad esempio controllare la posta elettronica, sistemare i cassetti della cucina, contare il numero di fumetti di quando era adolescente, finire di vedere l'ultima puntata della sua serie televisiva preferita), tutto tranne ciò che dovrebbe realmente fare in quel preciso momento.

 

" Il lavoro che non inizia mai è quello che richiede più tempo per essere terminato". J.R. TOLKIEN

Se stai leggendo quest' articolo, probabilmente, oltre chiederti il perché tendi a rimandare le tue attività, vuoi sapere anche come smettere.
Iniziamo con lo scoprire perché stai procrastinando, e così capirai anche qual è la strategia giusta per smettere.

 

Rimandare equivale ad auto-ingannarsi:

  • Non vivere nel qui e ora: procrastinare è un po' come fuggire il presente, evitando di viverlo in tutta la sua pienezza. Ad esempio, prova a evitare frasi come: "Lo farò domani" o a eliminare parole come "forse", "vorrei" "vediamo" dal tuo vocabolario. Ricorda che queste espressioni sono la gioia di chi tende a rimandare e diventano un buon motivo per non concludere nulla, nel qui ed ora.
 
  • C'è chi critica e c'è chi fa: spesso chi tende a rimandare nel fare le cose, è anche una persona che ama criticare tutto e tutti, soprattutto l'operato altrui: è più facile, infatti, giudicare che darsi da fare. Ricorda che le persone che sono occupate ad agire non hanno tempo per criticare!
 
  • Evitare le responsabilità: non svolgendo le attività che comportano dei rischi, evitiamo di assumerci la responsabilità di un eventuale fallimento che non siamo in grado di sostenere psicologicamente. In questo modo oltre ad eliminare ogni potenziale rischio ci precluderemo anche qualsiasi possibilità di cambiamento e miglioramento;
 
  • Fuggire il successo: paradossalmente, evitando di svolgere le nostre attività, possiamo anche fuggire il successo. Sottraendoci a esso, infatti, non ci saranno nemmeno le soddisfazioni, e ci scaricheremo anche dalle responsabilità che fanno parte del successo;
 
  • Avere la sindrome di "Calimero": in attesa che le cose migliorino, si può fare la vittima e incolpare gli altri e il mondo intero che, le cose non funzionano e/o non vanno come noi vorremmo. Continuiamo a ripeterci che nostra infelicità sembra non avere mai una fine e questo diventa, a lungo andare, una formidabile strategia per rimandare e rimanere in attesa che le cose cambino... da sole.

come smettere di rimandare

 

Ecco cosa puoi fare per smettere di rimandare:

  • Usa la tecnica del pomodoro. La tecnica è stata ideata negli anni 80 e il suo nome deriva, appunto, dai timer a forma di pomodoro solitamente utilizzati in cucina per tenere sotto controllo i tempi di cottura. In base al principio della gestione del tempo  avremo 30 minuti di tempo: 25 di lavoro e 5 di pausa.
  1. Stabiliamo un'attività da fare;
  2. Impostiamo il timer, ad esempio a 25 minuti;
  3. Lavoriamo sul compito rimanendo concentrati finché il timer non avrà suonato;
  4. Suonato il timer prendiamoci una pausa di 5 minuti;
  5. Dopo 3 "pomodori" prendiamo una pausa più lunga di 15-20 minuti.
 
  • Prendi un appuntamento con il tuo impegno. Immagina di avere un incontro importante con te stesso e stabilisci il giorno e l'ora in cui potrai dedicarti completamente all'attività che stai rimandando da tempo (ad esempio giovedì sera alle 20.30). Può diventare anche un' occasione utile, per avere uno spazio da dedicare esclusivamente a te stesso;
 
  • Rifletti sulle domande "Potenti". "Qual è la cosa peggiore che potrebbe capitarmi se facessi quello che sto rimandando da tempo?". "Se continui a pensare ed agire come ora, come pensi che sarà la tua vita tra 10 anni?". "Quanto tempo vuoi continuare a sprecare?"; "quanta energia stai utilizzando per rimandare queste attività?".
 
  • Siediti ed inizia a fare una TO DO LIST delle cose da fare. Comincia, ad esempio, con lo scrivere quell'articolo per il tuo blog che, avevi iniziato mesi fa e che stava fermo da tempo. Iniziare ti permetterà di eliminare l'ansia che ti procurava quella determinata cosa quando era solo un progetto. Liberati da qualsiasi distrazione, come il cellulare, social network ecc. e magari scoprirai che era più facile di quello che pensavi, ed è assai probabile che si riveli anche divertente;
 
  • Sii assertivo con i pensieri che formuli. Evita di usare parole come "chissà", "forse", "può darsi" , "spero" nel tuo vocabolario. Queste espressioni, inconsciamente, creano un terreno fertile per la "rimandite". :) Sostituiscile con frasi come "Adesso ci penso io", "Voglio fare questa cosa" ecc;
 
  • Prendi coraggio e smettila di puntare al 100% del risultato. Inizia ciò che stai rimandando da tempo, un semplice atto di coraggio può eliminare tutte le paure. Se non sei tu il primo a credere in te stesso, nessuno può darti abbastanza fiducia per iniziare. Ricorda che è più importante fare che aspettare il momento perfetto per agire. Inoltre, evitando di ripeterti che quella cosa dovrai farla al massimo, ti libererai dall'ansia di prestazione;
 
  • Sconfiggi il "sabotatore" che è in te. Solitamente il tipico dialogo interno del procrastinatore seriale che continua a rimandare è costituito da espressioni del tipo: "capitano sempre a me" "non ce la farò mai", "è impossibile", "finisce sempre così". Frasi, che a prima vista appaiono innocue, possono invece sabotare qualsiasi tentativo di azione. Per eliminare le generalizzazioni di questo tipo, iniziamo a rivolgere contro la mente i suoi stessi inganni, adottando delle piccole strategie linguistiche. Quando, ad esempio, ricomincia una frase generica come quelle viste sopra, prova a smontarla con domande di questo tipo: "Siamo sicuri che capiti sempre e solo a me, o capita anche ad altri?" "Va a finire sempre così o è capitato massimo 2-3 volte?" "Davvero non c' è mai riuscito nessuno?".

Mi auguro che questo articolo ti sia piaciuto e soprattutto ti sia utile in futuro. Quale di queste strategie vorrai fare tua? Ricorda che la differenza nel raggiungimento del tuo obiettivo la fai tu, nel momento in cui inizi a cambiare anche un solo piccolo elemento nella tua vita, prendendoti la responsabilità ed coraggio di iniziare  a muoverti verso quella direzione. Comincia la prima azione facendo un bel respiro profondo,  con la consapevolezza  che un passo alla volta sarà sempre più semplice andare verso il traguardo.

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